.. ma almeno avrò tentato!

Sto facendo in modo che una nocciola germogli per poi piantarla e veder crescere una piantina che piano piano mi auguro possa diventare sempre più forte, e chissà forse un giorno diventerà un alberello... 
Non è una nocciola qualunque, ha un valore affettivo. Inizialmente pensavo di conservarla, poi mi sono detta che sicuramente in quel caso non sarebbe mai diventata  nulla di più di quello che era: una nocciola come tante altre. 
Se invece l'avessi fatta germinare e poi l'avessi piantata, forse un giorno sarebbe diventata un alberello. Certo, sto rischiando che la nocciola marcisca e muoia; in quel caso non avrò più la nocciola di ricordo e non avrò nemmeno quell'albero che speravo diventasse, ma almeno avrò tentato! 
Con tutte le cure e l'amore di cui sono capace, cercherò di far "sbocciare" questa nocciola. Certo ci vorrà del tempo, molto tempo, ma io nutro la speranza di riuscirci. Perché non dovrei?  Con cura e amore si fanno crescere le persone, gli animali e anche le piante. 
Certo la semina dei fiori e la riproduzione tramite talea delle piante di appartamento, sicuramente sono degli obiettivi meno sfidanti di questo... Comunque vada, so che imparerò qualcosa; questo tentativo non è altro che una metafora di qualcosa di più grande, che dire ... auguratemi buona fortuna! 


Aggiornamento del 15/09/2011:
ho scoperto che la mia nocciola è in realtà una ghianda, e quindi la pianta, se nascerà, non sarà un nocciolo, ma un leccio (una quercia). Il guscio si è già dischiuso... speriamo.


http://www.angelapercaso.net/alberi/quercia.htm


Tratto da http://www.verdiincontri.com/articoli/art09105.htm#top :
"La quercia è da sempre accreditata come il re degli alberi, con rilevante valenza simbolica e religiosa, essendo quasi universalmente considerata simbolo di durata nel tempo, di vita lunga, prosperità, dignità, maestosità, e soprattutto forza.
Nell'antica Grecia era consacrata a Zeus, il padre degli dei, e secondo alcune leggende un ramo di quercia piantato vicino ad una fonte dell'Arcadia serviva ad evitare i periodi di siccità.
Gli antichi romani la consideravano sacra, inserendola in un elenco di piante "che recano buoni auspici". Come i greci anche i romani consideravano la quercia, così come la vite, sacra a Giove, facendola assurgere simbolo di virtù, forza, coraggio, dignità e perseveranza.
I Celti non celebravano alcun sacrificio se non nelle vicinanze di una quercia.
Queste ed altre tradizioni spiegano i sentimenti di stupore e ammirazione che ancor oggi  si provano allorché ci si imbatte in questo maestoso albero.
CURIOSITÀ: un ramo di quercia (simbolo di forza) ed un ramo di ulivo (pace) compaiono intrecciati nel simbolo della Repubblica Italiana."

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