La natura è un creditore che non accetta nessun protesto

Brani tratti da "I miserabili" di V. Hugo - Oscar Mondadori - febb. 2013




"Il povero vecchio Jean Valjean, certo, non amava Cosette altrimenti che come un padre ma, già vi accennammo, in questa paternità la vedovanza stessa della sua vita aveva introdotto tutti gli amori: amava Cosette come se fosse per lui figlia, madre, sorella; e poiché non aveva mai avuto né amante né sposa e la natura è un creditore che non accetta nessun protesto, anche quel sentimento, fra tutti il più difficile a smarrirsi, era mescolato agli altri, vago, ignaro, puro della purezza dell'accecamento, inconscio, celeste, angelico, divino; meno sentimento che istinto, meno istinto che attrattiva, impercettibile, invisibile, ma reale; e l'amore propriamente detto era nella sua immensa tenerezza per Cosette come il filone d'oro nella montagna, tenebroso e vergine." pag. 858

"I grandi dolori prostrano, scoraggiano dall'esistenza: chi ne è provato, sente qualcosa ritrarsi da sé: nella giovinezza la loro visita è lugubre, più tardi, sinistra. Ahimè, quando il sangue è bollente, i capelli sono neri, quando il capo si erge sul corpo come la fiamma di una fiaccola, quando il gomitolo del destino è ancora quasi intatto, quando il cuore gonfio d'un amore desiderabile ha ancora palpiti che possono essergli ricambiati, quando si ha dinanzi il tempo di riparare, quando tutte le donne sono lì, e tutti i sorrisi, e tutto l'avvenire, e tutto l'orizzonte, e la forza della vita è integra, se la disperazione è una cosa spaventosa, che sarà mai nella vecchiaia quando gli anni si susseguono precipitosi, sempre più squallidi, in quell'ora crepuscolare in cui si cominciano a vedere le stelle della tomba." pag. 860

"Non sapeva bene quel che vedeva, ma era una cosa grande." pag. 1070

"Morire non è nulla; tremendo è il non vivere." pag. 1074

"Non c'è altro che questo al mondo: amarsi." pag. 1077


"Finché ci sarà, per l'esistenza stessa di leggi e morali, una dannazione sociale che crea artificialmente inferni in piena civiltà, e complica con una fatalità umana il destino che è divino... finché ci saranno sulla terra ignoranza e miseria, libri come questo potranno non essere inutili."

"Riposa: benché la sorte fosse per lui ben strana, 
pure vivea: ma privo dell'angel suo morì:
la cosa avvenne da sé naturalmente 
come si fa la notte quando il giorno dilegua."


ISBN: 978-88-04-63081-4 e book disponibile

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