Non so chi sia l'autore, si tratta di un brano stampato su un cartello, che faceva bella mostra di sé il 12 Giugno 2011 dalla vetrina di un negozio a Monza. Ho scattato una foto che non pubblico, ma ne trascrivo solo il testo. Occhi. I tuoi. Puntati su di me. Veleggiano lontano. Ridono. Parlano. Cercano. Occhi d'amore. Occhi di chi abita il mondo, di chi sa parlare alla mia anima, di chi può farti impazzire di gioia e dolore, di chi conosce tristezza e allegria. Occhi di chi può farti sentire grande ed invincibile, di chi può farti toccare stelle lontane anni luce. Occhi di chi vive, di chi parla alla luna e di chi sa amare. Come te. http://pioggiadisole.splinder.com/post/9897426#comment
Questo commento è molto significativo, peccato che non sia sempre così facile riuscire a sentire "vive" le persone che ci hanno lasciato.
RispondiEliminaIl fatto di non averle più vicine fisicamente, di non poter parlare ed interagire con loro rende il distacco ancora più difficile e doloroso.
Ci sembrano soppratutto senza senso le morti di persone innocenti che avevano tutta l'esistenza davanti a sè...
Io personalmente però credo che la morte sia solo l'inizio della Vita...